venerdì 17 dicembre 2010

ManiKorf Tv

“Perché non possiamo, una volta, fermarci ad applaudire un albero in fiore?”
(Pinuccio Sciola)

Operetta Contemporanea
Di e con Korf 
(Elena Colucci, Tingis, ManUel BOzzo)



Recupero e trasformazione dell’esistente


Manikorf tv, Trianon – La Spezia, foto di Gianluca Ghinolfi
 Il gruppo Korf intende sviluppare il progetto di Arte Avanzata a livello performativo, recuperando e rielaborando artisticamente gli elementi e i concetti espressi nella mostra presentata al CAMeC di La Spezia nel 2010. La decadenza della società contemporanea e  la possibile trasformazione dell’esistente, il  caos della nostra civiltà e il recupero del presente in cui viviamo, il controllo sociale e le anarchiche visioni sono tutti elementi che sono stati sviluppati e presentati in una serie di ambienti specifici. In particolare, sono stati rielaborati oggetti, immagini e suoni che invitavano il pubblico a vivere una forte esperienza audiovisiva. La continuazione del progetto prevede la realizzazione di uno spettacolo/performance di un’ora circa, all’interno del quale, oltre alla mescolanza di diversi linguaggi (installazione, musica e video) che costituiscono la base della ricerca del gruppo Korf,l’azione, la recitazione e il canto si fondono ulteriormente nella narrazione.

DAL CONTROLLO SOCIALE ALLA LIBERTÀ INDIVIDUALE

Manikorf tv, Trianon – La Spezia, foto di Gianluca Ghinolfi
 Il progetto MANIKORF intende portare alla luce tematiche attuali e sociali attraverso il linguaggio artistico. In particolare, viene affrontata la tematica dell’individuo immerso in una società che spesso lo imprigiona, opprimendo la sua intima e vera essenza attraverso i sottili e potenti meccanismi del controllo e del potere. Nella società odierna, i valori umani rischiano di dissolversi alla luce oscura di una brama di potere sempre più assoluta. La necessità di ritrovare se stessi, i propri bisogni e propri desideri, lotta incessantemente con l’illusione e la sofferenza dell’essere vivi. Così, viene utilizzata la metafora del mondo dello spettacolo per svelare come spesso l’individuo si trovi ad essere intrappolato nella rete di modelli e immagini a lui estranei.


LA SOCIETà DELLO SPETTACOLO

Manikorf tv, Dialma Ruggiero (SP), Foto di Albano Ferrari

Il tessuto drammaturgico si snoda attraverso lo scenario postindustriale del laboratorio KORF, una sorta di “tempio  mediatico”, dove una donna con il corpo di bambola viene riesumata da un passato imbevuto di immagini e parole. La vita di questo personaggio femminile riprende a esprimersi e, fin da subito, si imbatte nella “società dello spettacolo”, regno di imposizioni di ruoli, falsi miti e icone visuali. Il tema centrale diventa il conflitto esistente fra il desiderio di ascoltare il suono della propria “verità” e l’attrazione verso il mondo delle illusioni temporanee. Così, mentre l’immagine della “donna-bambola” viene utilizzata e manipolata attraverso il controllo dalla “società dello spettacolo” e corpo, mente, abitudini e idee si trasformano rapidamente al ritmo delle nuove tecnologie...una chiave di svolta appare.
 
Manikorf tv, Trianon – La Spezia, foto di Gianluca Ghinolfi

L’IMPIANTO SCENICO
“Una piramide mediatica”




Manikorf tv, Trianon – La Spezia, foto di Gianluca Ghinolfi
Il tessuto drammaturgico di Korf si esprime in un’ambientazione dove il laboratorio korf è costituito da uno spazio di 6x6mt. circa.In particolare,la parte posteriore dello spazio scenico è occupata da una struttura piramidale, costituita da cinque tavoli (2x1mt.) disposti su due file sovrapposte. All’interno della struttura, Le tv e lo schermo mostrano il montaggio ricavato da immagini in diretta (relative a ciò che avviene all’interno dello spazio scenico) e filmati montati precedentemente a supporto della narrazione. Questa struttura piramidale restituisce allo spettatore il concetto verticistico della società contemporanea, dove alla base si trovano gli utenti televisivi, mentre il vertice è dominato da chi controlla il flusso dei contenuti che intende trasmettere e imporre. Ai due lati della parte anteriore dello spazio scenico, si trovano due video istallazioni. In particolare, a destra si trova un’istallazione costituita da tre tv non funzionanti che supportano due tv (di 14 pollici). Una di queste due tv mostra in diretta le immagini di una telecamera  di controllo a circuito chiuso, mentre l’altra tv trasmette in diretta immagini che riproducono in miniatura alcuni personaggi che agiscono all’interno dello spazio scenico. A sinistra si trovano due tv da 14 pollici non funzionanti, che supportano altri due tv da 14 pollici che rimandano rispettivamente ciò che riprendono le telecamere posizionate nell’istallazione di destra. Così, anche la parte anteriore, oltre che a delimitare   lo spazio scenico, restituisce allo spettatore il concetto di “controllo totale”. Nella parte laterale destra dello spazio scenico sarà presente la consolle di regia, costituita da due mixer audio, tre tv, un lettore DVD, un carrello (1x1m).

Manikorf tv, Teatrocontinuo (PD), Foto di Carlo Dainese

IL LINGUAGGIO ARTISTICO
 “l’installazione, l’azione scenica, il canto, la musica, la parola, il video”
  

Manikorf TV si sviluppa attraverso l’utilizzo di linguaggi artistici e stili differenti. L’istallazione disegna i meccanismi di potere e controllo sociale presenti nel mondo contemporaneo. L’azione scenica esprime le dinamiche conflittuali fra il bisogno di libertà espressiva dell’individuo  e la brama di controllo del sistema che tende a manipolarlo. Il canto esprime i vissuti più intimi e le emozioni dell’individuo, intrappolato nella rete della società contemporanea. La musica, in parte registrata e in parte realizzata dal vivo anche attraverso strumenti e fonti sonore non convenzionali, ricalca i suoni e i rumori della civiltà moderna. Il ritmo ripetitivo rispecchia le dinamiche della società industrializzata, con i suoi tempi e modi ossessivi che circuiscono l’individuo e lo costringono a far parte di una catena di montaggio. 

Manikorf tv, Trianon – La Spezia, foto di Gianluca Ghinolfi
La parola, a volte sconnessa e delirante, restituisce il senso di caoticità presente, ma lascia anche trasparire il desiderio di ritrovare nuove forme di comunicazione che risveglino più profondamente le coscienze degli interlocutori. Il video esprime le continue richieste di una società che impone modelli da seguire e illude attraverso la proposta di ideali funzionali alla società consumista. È così che l’individuo inconsapevole viene manipolato e controllato dal linguaggio visivo.

IL FINALE

La scena finale dello spettacolo prevede l’apparizione di un piccolo albero fiorito che, a seconda delle possibilità di spazio esterne al luogo della rappresentazione, verrà interrato alla presenza del pubblico.


Manikorf tv, Teatrocontinuo (PD), Foto di Carlo Dainese.
 
GLI ARTISTI

ManUel BOzzo, Tingis, Elena Colucci.
Manikorf tv, Teatrocontinuo (PD), Foto di Carlo Dainese

I VIDEO di ManiKorf Tv
Link youtube Prima parte Manikorf Tv:

Link youtube Seconda parte Manikorf Tv :

Le rappresentazioni  di ManiKorf Tv
2010 – 2011
Trianon- La Spezia, Teatrocontinuo - Padova, CSO Forte Prenestino - Roma, Centro Culturale Giovanile Di alma Ruggiero - La Spezia.