martedì 13 marzo 2012

Curriculum di CELLULA KOKOR

CHI SIAMO

Dal 2010 ad oggi, CELLULA KOKOR (Elena Colucci- cantante e attrice e ManUel Bozzo - performer e videomacker) realizza spettacoli, dove diventa peculiare l’interazione fra diversi linguaggi artistici (installazione, azione scenica, canto, musica, testo, video e fotografia). Ciascuno di questi linguaggi si esprime attraverso stili differenti. Il canto e la musica si esprimono nella loro forma lirica, popolare, pop, rock, jazz...fino a deragliare completamente da definiti binari stilistici. Fotografie ed installazioni dal sapore antico si accostano e a volte si sovrappongono ad immagini contemporanee. Il video  diventa vera e propria presenza che interagisce con gli attori e con il pubblico, ma assume anche le sembianze di un narratore, testimone di vicende sociali, attuali o remote, di episodi onirici, fino a disegnare anche la stessa ambientazione in cui agiscono gli attori. Il testo e l’azione scenica a volte si palesano in modo chiaro e conciso, altre volte divengono sconnessi e deliranti, oppure cantano e danzano insieme. In questo arcobaleno di linguaggi artistici dove evaporano i confini  stilistici, si esprime la visione del mondo di CELLULA KOKOR, ma anche la visione del mondo delle persone che CELLULA KOKOR incontra ed intervista. Così, una forte peculiarità di questo gruppo è quella di interrogarsi e riflettere su quello che loro stessi e le persone pensano e sentono rispetto ad alcune tematiche psico-sociali. Lo scopo è quello di proporre e creare una possibile "chiave di svolta" relativa alla tematica o alle tematiche trattate all’interno dello spettacolo. Infatti, la filosofia di questo gruppo risiede nella possibilità di pensare ad un essere umano che si allontani da una ormai consumata seppur legittima logica di protesta, per avvicinarsi invece sempre di più ad una creativa e forse più positiva logica di "proposta".


Elena Colucci (Milano, 1974):
attrice e cantante




Si diploma alla scuola “Ulysses Teatrocontinuo” di Padova (scuola riconosciuta dalla regione Veneto), studia canto lirico e canto popolare. Presso la compagnia Teatrocontinuo (sotto la direzione artistica di Nin Scolari) partecipa a produzioni teatrali e rassegne di Teatro di avanguardia. Inoltre, ha lavorato in qualità di attrice per produzioni teatrali dirette da diversi registi e partecipato al Festival di Teatro di Strada e di Arte "Montone fra il sole e la luna”, al Festival dei Due Mondi di Spoleto (interpretando i testi di Bruno Rombi). Ha condotto laboratori di teatro presso comunità terapeutiche per minori con disagio psichico, scuole elementari e medie, ha fondato ed è stata presidente dell’Associazione Culturale “I Kaleidofuochi” (conducendo laboratori di teatro per adulti e dirigendo spettacoli). Ha partecipato al cortometraggio "Genoveffa una come tante", ambientato in salento, diretto da Giovanni Demonte e proiettato presso il Teatro dei Filodrammatici (Este - PD). 
Successivamente, ha messo in scena spettacoli in cui lei stessa è contemporaneamente attrice, cantante, regista, costumista e scenografa. In particolare,nel 2008 "Maddalena, colei che molto ha amato" (Rassegna "Irreparabili", Teatrocontinuo -PD), nel 2009 " Jesce sole...é arrivata Cenerentola" (rassegna "Irreparabili", Teatrocontinuo -PD e Teatro Ocra, Sarzana -SP),nel 2010 "Tu nel mio piatto" (Rassegna "Irreparabili",Teatrocontinuo -PD, Rassegna Casté Corte, Casté -SP).
Nel 2010 con il gruppo Korf, realizza lo spettacolo "ManiKorf Tv". Nel 2011 fonda CELLULA KOKOR insieme con Manuel Bozzo e con lo stesso realizza: nel 2011, la performance itinerante “I Sussurratori” (ispirata a "Il Maestro e Margherita" di Michail Bulgakov); nel 2012 lo spettacolo "Fattore P" (ispirato a "Macbeth" di William Shakespeare); nel 2013 lo spettacolo "INANIMA - La rivoluzione dentro per la rivoluzione fuori" (ispirato alla vicenda di Didone ed Enea, tratta dal IV Libro dell'Eneide di Virgilio); nel 2016 lo spettacolo "Bivio Generation".




ManUel Bozzo (Lerici, 1965):

performer e videomaker.

Legato a tematiche sociali e sul rapporto individuo/massmedia, nel suo lavoro creativo utilizza il corpo e il materiale tecnologico, recuperato o a basso costo. Ha realizzato numerose installazioni e performance in Italia e all’estero (Oslo, Albuquerque, Granada, San Pietroburgo, Helsinky, Berlino, Madrid e Barcellona). Ha partecipato a eventi e festival internazionali (Taos Tal king Picture Festival ’99-USA, ASU Labin ‘01-Croazia, Rotterdam Film Festival ’02, Genova Film Festival 2002, Tekfestival di Roma 2002-2004, Teorias de resistencia 04-Madrid/Santiago de Composte la/Valencia, Transmediale04-Berlino, Inn.Motion 05-Barcelona, MAA-Helsinky 2006 e MANIFESTA7-Bolzano 2008) e preso parte a progetti d’informazione indipendente (Candida TV 1999, Torre Maura TV 2001 e No War TV 2002 a Roma; L’Óstia Tv 2007 a Barcellona). Al suo attivo due mostre personali a Berlino nel 2004 (Homo Mediaticus-Azul Galerie) e 2005 (Mode Zone 05-Zeit Zone). Nel 2008 è selezionato alla 16° edizione di Video Minuto Pop al Museo L. Pecci di Prato e vincitore del Premio Chatwin con il documentario girato in Cile El repujado màs grande del mundo, storia di un progetto artistico realizzato in collaborazione con alcuni detenuti del carcere di Colina 1. Nel 2009 partecipa a EMERGENZE7 alla Ex Ceramiche Vaccari a Ponzano Magra (SP), con il gruppo KORF a Klang - Suoni Contemporanei a Villa Paolina di Viareggio e nel 2010 a Arte Avanzata al CAMeC di La Spezia. Nel 2010 realizza ManiKorf Tv. Nel 2011 fonda CELLULA KOKOR insieme con Elena Colucci e con la stessa realizza: 1) nel 2011, la performance itinerante "I Sussurratori" (ispirata a "Il Maestro e Margherita" di Michail Bulgakov); 2) nel 2012 lo spettacolo "Fattore P" (ispirato a "Macbeth" di William Shakespeare), 3) nel 2013 lo spettacolo "INANIMA - La rivoluzione dentro per la rivoluzione fuori" (ispirato alla vicenda di Didone ed Enea, tratta dal IV Libro dell'Eneide di Virgilio); 4) nel 2016 lo spettacolo "Bivio Generation".


PRODUZIONI REALIZZATE

2016-2017 "Bivio Generation"
-Teatro Dell'Ortica, Genova
-Teatro Astoria, Lerici (SP)
-Dialma Ruggiero (SP)
-Opificio Calibratura - Ex Ceramica Vaccari, Ponzano Magra (SP)
- Teatro Ex Convento Annunziata Sestri Levante (GE)
- Rassegna "Eventi Umani", Auditorium San Francesco, Chiavari (GE)
2013-2014 "INANIMA-La rivoluzione dentro per la rivoluzione
      fuori" (spettacolo)
-Teatro Garage, Genova
-Rassegna "Dialma c'é" - Dialma Ruggiero, La Spezia
-Teatro Astoria, Lerici (SP)
2012 "Fattore P"(spettacolo)
-Rassegna "NIN"- Fortezza Firmafede, Sarzana (SP);  
-Rassegna "Irreparabili"- Teatrocontinuo, Padova;
-Rassegna "Dialma c’é" - Dialma Ruggiero, La Spezia;
-Teatro Garage (GE);
-Teatro Astoria Lerici (SP).
2011 "I sussuratori" (performance)
- Rassegna Libriamoci, La Spezia.
2010 "Manikorf Tv" (spettacolo) con Korf  (Elena Colucci, ManUel Bozzo, Tingis)
-ex Teatro Trianon, La Spezia;
-Rassegna "Irreparabili"- Teatrocontinuo, Padova;
-Rassegna "Dialma c’é" - Dialma Ruggiero, La Spezia;
-C.S.O.A. Forte Prenestino, Roma.

FATTORE P



SPETTACOLO ispirato a Macbeth
di William Shakespeare
di e con KOKOR
(Elena Colucci e ManUel BOzzo)


Viviamo un tempo ricco di stimoli mediatici e visivi, e intrappolati in questa rete ci ritroviamo ad essere entità alterate, ubriache, lontane dal nostro “vero se”, irretite da voci e immagini che condizionano i nostri pensieri a tal punto da farci compiere atti che mai ci saremmo immaginati di poter compiere. Uccidere un re e tutti i suoi cari per acquisirne il trono? Oppure assassinare senza alcuna pietà un tiranno, dando spettacolo a tutti della sua uccisione, superando di gran lunga la sua ferocia?

In tutto ciò regna la spettacolarizzazione di qualsiasi cosa accada, anche la più atroce, perché quello che è importante è colpire l’attenzione dell’opinione pubblica, rubarne le intenzioni, i sentimenti e i valori, fino a renderla schiava. Pasolini diceva che “il video è una terribile gabbia che tiene prigioniera l’opinione pubblica”. Sogno, spettacolo o realtà? Questi livelli si muovono, danzano, si sovrappongono e interagiscono l’uno con l’altro, fino a condensarsi in un unico scenario. In esso, si possono scorgere in lontananza due sagome… sono anime di cui non si conosce bene il passato ma ne si conosce sicuramente il volto e il nome: una fiera donna dal nome di Lady Macbeth e il suo valoroso consorte Sir Macbeth.
Stanno guardando la tv e stanno intessendo la trama di un sogno, i cui fili parlano di un intimo bisogno di affermazione. Forse si tratta del desiderio, umano e disumano, di ritrovare quello stato di grazia che si assapora nell’imporsi agli altri e al mondo, ad ogni costo e con qualunque mezzo. È possibile resistere a tutto questo? Resistere alla tentazione di divenire mostri, dimenticandoci di essere “umani”? Svegliarci da questo sogno di presunta “grazia”? Rifiutare di essere burattini in nome del Potere? Ritornare ad essere carne e sangue? Puri?
È possibile essere VERI protagonisti di questo nostro spettacolo che è la vita? Anche se queste possibilità ci possono apparire quasi come un miraggio… ciascuno di noi può sognare di costruirsi una “cattedrale nel deserto” (come diceva Nin Scolari).


UN PERCORSO ATTRAVERSO I SENTIERI DEL POTERE
Il progetto Fattore P intende portare alla luce tematiche attuali e sociali attraverso il linguaggio artistico. In particolare, viene affrontata la tematica dell’individuo immerso in una società che spesso lo imprigiona, opprimendo la sua intima e vera essenza attraverso i sottili e potenti meccanismi del controllo e del potere. Nella società odierna, i valori umani rischiano di dissolversi nell’oscurità di una brama di potere sempre più forte. Il gruppo KoKOR intende sviluppare attraverso la rappresentazione teatrale “Fattore P” alcuni temi presenti nel Macbeth di William Shakespeare, recuperandone e rielaborandone artisticamente alcuni elementi. In particolare, attraverso l’analisi del Macbeth, è stato possibile ripercorrere il sentiero dell’ambizione sfrenata, per portarne alla luce la genesi, la crescita e la sua fine. Così, attraverso la rivisitazione dell’opera di Shakespeare (profondo conoscitore dell’animo umano) vengono messi in luce i meccanismi che portano l’uomo a tessere la tela
del potere e ad esserne a sua volta intrappolato.

DUE OSPITI AL BANCHETTO DEL POTERE FRA REALTà,SOGNO E RAPPRESENTAZIONE 
Il tessuto drammaturgico di Fattore P si sviluppa attraverso tre livelli che si intrecciano e danzano nel corso di tutta la durata dello spettacolo: il livello onirico, il livello reale e il livello della rappresentazione scenica. Il livello reale esprime ciò che avviene nell’intimo di due attori che si apprestano a mettere in scena il Macbeth di William Shakespeare. Infatti, in alcuni momenti dello spettacolo, gli attori rivelano a loro stessi e agli altri che, fra le più nobili  motivazioni che li spingono a fare teatro, si insinua nel loro profondo anche l’ambizione ad avere successo e il desiderio di esercitare il loro potere sugli altri. Il livello onirico descrive ciò che avviene a livello inconscio negli attori, le loro fantasie, le paure, i loro desideri più reconditi. Il livello della rappresentazione teatrale si esprime attraverso la rielaborazione del Macbeth di Shakespeare, ripercorrendone i momenti più salienti (come per esempio: l’istigazione al potere da parte di Lady Macbeth su Macbeth, l’esplosione della follia di Macbeth e Lady Macbeth, la presa di coscienza da parte dei due protagonisti rispetto alla gravità dei loro pensieri e delle loro azioni).


I VOLTI DI FATTORE P
L’INSTALLAZIONE, L’AZIONE SCENICA, IL CANTO, LA MUSICA, LA PAROLA, IL VIDEO

Fattore P viene realizzato attraverso l’utilizzo di linguaggi artistici e stili differenti. L’installazione e gli oggetti di scena rievocano lo scenario interno dei personaggi, per esempio: un tavolo imbandito rievoca l’avidità e l’ingordigia insite nella brama di potere, una corda utilizzata per trainare rivela la capacità di saper dirigere e controllare le azioni dell’altro per i propri fini, uno schermo che riveste anche il ruolo di una tv riflette la capacità dei media di persuadere e controllare le menti dei telespettatori. L’azione scenica esprime le dinamiche conflittuali fra la sfrenata brama di potere che porta alla follia e il bisogno di restare umani, agendo in nome della ragione e della morale. Il canto, oltre che incantare, affascinare e trascinare l’animo nel vortice della follia, richiama i due protagonisti nella rete di una tragedia antica, ma sempre attuale. La musica ricalca i suoni e i rumori della società contemporanea e il suo ritmo, a volte ripetitivo, rispecchia i pensieri ossessivi caratteristici di una mente continuamente sollecitata, che raramente trova pace.
La parola, a volte sconnessa e delirante, restituisce il senso di caos presente nell’animo dei due personaggi, dove imperversa la battaglia fra il bene e il male. Inoltre, nei momenti caratteristici del livello onirico dello spettacolo, vengono utilizzati alcuni testi tratti dal Macbeth di Shakespeare: questi diventano la testimonianza dell’identificazione inconscia dei due attori con i personaggi dell'opera shakespeariana.

Anche il video rivela il livello onirico dello spettacolo, esprimendo ciò che accade nell’inconscio nei due protagonisti, ma si caratterizza anche come presenza che manipola e controlla i telespettatori. Infatti, esso diventa fonte e veicolo di tutti quegli stimoli che fanno parte della nostra società contemporanea, una società che impone modelli da seguire e illude attraverso la proposta di falsi ideali.


LA CATTEDRALE NEL DESERTO

Forse la brama di potere nasce dall’incapacità di accettare quello che si è o dalla necessità di rincorrere quello che non si possiede. La mente viene trascinata da un pensiero alimentato dal fuoco dell'ambizione, arrivando a comandare sul corpo e sui sentimenti, sia nel bene che nel male. Quelli che possono essere definiti “cattivi pensieri”, se alimentati, possono assumere una forza tale da scuotere ogni fibra del corpo e dell'anima. Ed ecco allora come un pensiero ossessivo diventa capace di oscurare completamente la ragione e di portarci lontano da quella che può essere definita la nostra “umanità”...nel deserto dell’anima. Forse è proprio in mezzo a questo deserto che ciascuno di noi può sognare di costruirsi la propria cattedrale...


FATTORE P
Regia, scenografia: Elena Colucci, ManUel Bozzo
Costumi: Odile Giacopello e Mariella Brunella.
Testi: testi di Elena Colucci, ManUel Bozzo, William Shakespeare.
Musiche: Tingis
Video: ManUel Bozzo, Roberto Benettini
Canti: "L'amour est un oiseau rebelle" da Carmen di Bizet, "Vieni o notte profonda" di KOKOR e Shakespeare, "Mon coeur s'ouvre a ta voix" da Sansone e Dalila di Camille Saint-Saens. 
Fotografia: Gianluca Ghinolfi e Andrea Moret.

UN ASSAGGIO DI FATTORE P...
ECCONE ALCUNI FRAMMENTI IN VIDEO:
https://www.youtube.com/watch?v=oJj2xaQIaog

LE RAPPRESENTAZIONI DI FATTORE P

1. Venerdì 13 aprile 2012 ore 21,30
Presso rassegna "Nin - nuove interpretazioni - prima rassegna di teatro contemporaneo - dicembre 2011/giugno 2012"
- Fortezza Firmafede (sala delle Capriate), centro storico di Sarzana - biglietti: intero 7€, ridotto 5€ info@nuoveinterpretazioni.it

-http://www.nuoveinterpretazioni.it/nin/index.php?option=com_content&view=article&id=14:kokor&catid=7:news&Itemid=102


2. Sabato 21 aprile 2012 ore 21
Presso rassegna "Irreparabili 2012"
Teatrocontinuo s.c. arl
via Messico snc
c/o Teatro Sanclemente ex Chiesa delle Granze
35127 - Padova
tel/fax 049.650294
info@teatrocontinuo.it


http://www.teatrocontinuo.it/?p=1169


3. Sabato 13 ottobre 2012 ore 21,30
Presso rassegna "Dialma c'é 2012"
Centro Giovanile Dialma Ruggiero
via Monteverdi 117

19126 La Spezia
tel.  0187-713264

http://dialmaruggiero.spezianet.it/index.php?option=com_content&view=article&id=56:dialma-ce-2012-tutti-gli-eventi&catid=3:newsflash

4. Domenica 11 novembre 2012 ore 17
Presso Sala Diana -Teatro Garage
Via Paggi 43/BGenova
tel.  010.51.07.31, 010.51.14.47, 010. 899.49.76

http://www.teatrogarage.it/Schede/107_fattore_p.aspx

http://genova.mentelocale.it/48112-teatro-garage-stagione-2012-2013/

5. Sabato 12 gennaio 2013 ore 21
Presso Teatro Astoria
Via Gerini 40 Lerici (SP)

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