lunedì 8 aprile 2019

Spettacolo Teatrale Lyric Pop "Bivio Generation" all'interno della Rassegna di Teatro Contemporaneo "eVenti Umani"

Domenica 14 aprile 2019 ore 21 all'interno della Rassegna di Teatro Contemporaneo "eVenti Umani" presso Auditorium San Francesco di Chiavari (GE)





Un viaggio onirico in alcuni aspetti della contemporaneità, dove si incarnano i vissuti di due persone a tratti furiose,dolenti e nevrotiche, a tratti quiete, un po’ favolistiche e contemplative. 
 Lo spettacolo diventa luogo di riflessioni, domande, denunce e nasce dal sentire che all’interno di questa generazione se ne nasconde un’altra…una generazione al bivio, che deve scegliere come rapportarsi con quello che nel mondo da molti viene considerato “normale”. 
 Gente bisognosa di gridare qualcosa sulla sua incapacità di adattamento ad un mondo spesso percepito come “alieno", gente che non ama la competizione, la sopraffazione e lo sfruttamento.
Gente incapace di costruire la propria fortuna sulla disgrazia di altri, gente impopolare, che non va di moda, derisa dalla legge del più forte, beffata dalla competizione.
 E in mezzo a tutto questo…il canto, la poesia e la musica diventano catarsi e rito di guarigione.

Attori, regia, scenografia: Elena Colucci e Manuel Bozzo. Testi: Elena Colucci, Manuel Bozzo, Pier Paolo Pasolini, Eugène Ionesco, Mario de Andrade, Arrigo Boito, Wislawa Szymborska. Video: Manuel Bozzo.  Costumi: Odile Giacopello. Canti:  “Mamma” di Bixio Cherubini; “Im Abendrot” di R. Strauss. Musica: Cellula Kokor, Rave Trans Goa, "Barcarolle" di Offenbach, "Spirit in the sky" di Doctor and medics. Disegno luci: Marco Oligeri (tecnico audio e luci). Foto: Andrea Luporini 















DATE di RAPPRESENTAZIONE
12 marzo 2016 - Teatro dell'Ortica - Genova
02 aprile 2016 - Teatro Astoria - Lerici (SP)
30 aprile 2016 - Dialma Ruggiero - La Spezia 
29 aprile 2017 - Opificio Calibratura C/O Area ex CeramicaVaccari  - Ponzano Magra (SP)
24 settembre 2017 - Dialma Ruggiero - La Spezia
05 ottobre 2017 - Spazio ArtTecla - Genova
25 novembre 2017 - Teatro Ex Convento Annunziata Sestri Levante (GE)
16 marzo 2019 - Auditorium San Francesco, Chiavari (GE)
  

martedì 26 marzo 2019

 
Questa Domenica 31 marzo ore 21 presso Auditorium Filarmonica (Largo Pessagno 1 a Chiavari), all'interno della Rassegna di Teatro Contemporaneo "eVenti Umani" ci sarà lo Spettacolo
Dinosauri
Spettacolo ispirato a Francesco d'Assisi e Vladimir Majakowskij

Con Giovanni Delfino (Teatri del Vento)
Regia di Roger Rolin (Institutet för Scenkonst )

Coproduzione internazionale
Teatri del Vento (Italia)
Institutet för Scenkonst (Svezia)

Info sulle compagnie
www.institutetforscenkonst.com www.teatridelvento.net

Testi di Vladimir Majakovskij e Giovanni Delfino
Musiche originali di Giovanni Delfino e Roger Rolin

 Tra fatti reali, favola e poesia un santo, un poeta e l'attore con fisarmonica vivono uno spazio dove l'urgenza umana trascende il canone.
Una preghiera sincera ed una denuncia del cuore.

Dinosauri è un’opera di carattere poetico, non si sviluppa seguendo una trama lineare ma segue la logica della poesia che agisce sul piano evocativo ed emotivo della comprensione invitando lo spettatore a leggere lo spettacolo in relazione della propria esperienza.
Lo spettacolo è una preghiera, una denuncia ed un appello a difendere i valori umani, a difendere il diritto alla spiritualità propria dell’uomo. Un appello per il quale abbiamo preso in prestito le voci di Francesco d’Assisi e Vladimir Majakovskij, così sorprendentemente consone, malgrado la distanza di secoli, di culture e di situazioni politiche che le separano. Il fondamento su cui poggia la nostra società moderna, il mercato, non è più al servizio dell’uomo ma è l’uomo che serve al mercato.
La spiritualità umana è oggi una qualità emarginata, una società che non si basa sulla crescita dell’uomo ma sulla speculazione e sulla trivializzazione sempre più feroce della vita quotidiana, porta ad un disorientamento e ad uno squilibrio pericoloso che crea il clima ideale per svariati fondamentalismi ed estremismi politici e religiosi. Essi rispecchiano purtroppo che qualcosa è andato nella direzione sbagliata e che stiamo per perdere il nostro senso d’orientamento. Lo spettacolo, che ispirandosi alle due voci del passato fa luce sull’importanza di difendere e di riconquistare i valori fondamentali per l’essere umano, è il nostro contributo poetico al fatto che la storia non si ripete, e non è un passato ma è sempre presente.
INGRESSO LIBERO

venerdì 22 marzo 2019

Questo sabato 23 marzo ore 21 presso Auditorium San Francesco di Chiavari, all’interno della Rassegna di teatro contemporaneo “eVenti Umani”, ci sarà lo spettacolo teatrale ad ingresso libero “La leggerezza del trio Lescano” di Teatro Nudo.

Con Simona Fasano, Sara Cianfriglia, Lidia Treccani  
clarinetto Edmondo Romano, chitarra Alessandro Davi, violino Roberto Piga  
voce fuori campo Aldo Ottobrino
testo e regia Compagnia Teatro Nudo  
consulenza storica Gabriele Eschenazi
costumi Claudia Chiodi
Produzione Compagnia Teatro Nudo e Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura di Genova.

Ingresso Libero
Info: http://www.compagniateatronudo.eu/pdf/La%20leggerezza%20del%20Trio%20Lescano%20-%20Scheda.pdf 


lunedì 25 febbraio 2019

Proiezione del film
MILANO, VIA PADOVA
di Antonio Rezza Flavia Mastrella
CHIAVARI (Genova)
Domenica 3 Marzo 2019 ore 17.30
Auditorium San Francesco
Via Entella,7
nell’ambito della prima rassegna di teatro contemporaneo eVenti Umani
Ingresso libero
EventiUmani
https://www.facebook.com/EventiUmani-590685884713465/
Organizzato dalla compagnia teatrale Cellula Kokor
https://icirkolivirtuosi.blogspot.com


GUARDA IL TRAILER
https://www.youtube.com/watch?v=HWRdFQ4W-go

Nel film spicca il lavoro di persuasione che è stato fatto negli anni dai mass media sulla popolazione (formata da persone). L’uniformità di argomentazioni relative al razzismo, inibisce il sentimento e lo rende doppiamente grave. Il 21 maggio a Milano in Via Padova, armoniosi e combattivi, iniziamo le interviste: Antonio Rezza, Flavia Mastrella, Marco Tani, Massimo Simonetti, Ivan Talarico, Daniele Verlezza, Adil Bahir si muovono nella città che si risveglia. Antonio si guarda attorno, la via è quasi deserta. Il sabato prefestivo consente la tipica sospensione di chi regala a se stesso l’oltraggio di un giorno di riposo. Gli intervistati si concedono con la prepotenza di chi vede in quel tempo perduto un diritto inalienabile. Affidatoci dalla Fondazione Gaetano Bertini, MILANO VIA PADOVA è un lungometraggio che nasce per eccesso di zelo nel realizzare un’indagine sulla gente che vive la via. Già l’anno prima la Fondazione Bertini ci aveva incaricato di realizzare un documento sul disagio mentale girato in occasione di “Fuori Dove?”, iniziativa a sostegno della Legge Basaglia. MILANO VIA PADOVA parla di razzismo e insofferenza e racconta, attraverso il canto, la convivenza forzata e la cultura di chi è straniero. È il canto a farci vedere la dolcezza di un ritmo naturale da tempo dimenticato in occidente. A pochi minuti dall’inizio delle interviste Antonio era già integrato, la via che sembrava deserta ha iniziato ad animarsi, la realtà talmente insolita raggiunge picchi performativi quando i problemi personali si associano a quelli sociali. Le risposte, a tratti di frasi fatte, in altri momenti scoordinate con l’aspetto e l’esperienza dell’intervistato, rendono paradossale lo squilibrio sociale. Nel magma di problemi i razzisti sostengono che gridare è un reato e i pacifisti cercano disperatamente di aiutare, di assistere, di voler integrare a tutti i costi chi, per volere politico, viene regolarmente maltrattato. Come se essere integrati fosse una cosa buona. È evidente quanto la mancanza di organizzazione determini la tensione tra gli abitanti che non riescono a comunicare; gli stranieri non sanno l’italiano e gli italiani non conoscono l’inglese. Viviamo inconsapevoli la violenza del disagio, molto peggio di come si possa immaginare. La domanda ricorrente è ”lei ospiterebbe a casa sua un extracomunitario? In un angolo, in cucina, tanto non da fastidio, si mette in un cantuccio e la guarda, si mantiene da solo”. Sembra un quesito assurdo, ma tutti hanno creduto possibile una tale eventualità, la gente per le strade non esclude nessuna possibilità, ognuno di noi si aspetta di tutto. E allora si affaccia un problema aggiuntivo: perché dobbiamo essere uniformi e uniformati? A che serve questo formalismo di democrazia caotica? Forse il problema della diversità è proprio ritenere diverso chi non lo è per niente. Siamo pezzi di carne che va al macello e non basta il colore a salvarci. Né la provenienza e neppure la lingua. Il razzismo è l’uomo che si sopravvaluta e che trova il tempo di scorgere irrisorie diversità sommerse dall’omologazione che dilaga. Gli stranieri, infatti, vogliono quello che vogliono gli italiani, il lavoro, una casa, i diritti. E mai la libertà di decidere autonomamente cosa fare. Noi, come loro, restiamo aggrappati all’infamia utopica della vita civile che ci incatena a una contingenza che crea fossati, voragini di intolleranza. Chi ci obbliga al vivere civile ci impone l’intolleranza sociale. Siamo razzisti su suggerimento dell’istituzione. Siamo razzisti programmati dalle nuove tecniche di persuasione collettiva. E gli stranieri si adeguano sviluppando un razzismo parallelo foraggiato dalla vita che scorre.


condotto e galoppato da Antonio Rezza


di Flavia Mastrella Antonio Rezza
interpreti Antonio Rezza

immagini di Marco Tani e Flavia Mastrella
montaggio by Barbara Faonio
foto di scena Ivan Talarico
girato a Milano in Milan
produttori REZZAMASTRELLA – Fondazione Gaetano Bertini Malgarini Onlus

Mostra di pittura e opere grafiche di Alessandro Donini



Mostra di pittura e opere grafiche di Alessandro Donini, pittore, grafico e videomaker nello spazio informativo adiacente al Palazzo Comunale di Chiavari.
Alessandro Donini, pittore, grafico e videomaker è attivo nel mondo dell’arte sin dai primi anni del nuovo millennio.
Nel 2003 costituisce a La Spezia il collettivo artistico Insolitignoti insieme a Gianluca Lerici alias Professor Bad Trip, e Jena Marie Filaccio. Conducono un atelier d’arte e si fanno promotori di numerose iniziative culturali e sociali. Insieme sviluppano il concetto di arte sociale, approfondiscono differenti tecniche artistiche (xilografia, stampa, serigrafia, dipinti murali) e recuperano oggetti abbandonati trasformandoli in opere d’arte.
Nel 2006 si avvicina alla videoarte.
Per la sua pittura utilizza colori acrilici ad acqua su diversi materiali, colori fluorescenti e tonalità accese accostati in modo tale da creare un effetto cinetico, le sue distopie spesso traggono spunto dalla realtà dando vita a visioni psichedeliche.
Le sue influenze artistiche derivano sia da mondo dei fumetti (Pazienza, Jacovitti, Crumb, Masereel), sia da pittori quali Lerici, Bosch, Hundertwasser.
Attualmente si occupa anche di design di oggetti, stampe su capi di abbigliamento, murales e video live set.
Instangram : Color_frisei

http://www.levantenews.it/index.php/2019/02/20/chiavari-eventi-umani-rassegna-di-teatro-contemporaneo-2/?fbclid=IwAR1-jE40zm5ywLFQWCwcPSNeB8L6DbdZVDOkMplGhzgpZ2-DGfenjA7oKaQ

domenica 13 gennaio 2019

eVenti Umani


Ciò che ci accade, anche ogni evento o atto apparentemente impercettibile che ci arriva, come trasportato dal VENTO, può modificare la nostra visione del mondo.
Il teatro è un po’ come questo vento, una potente forma di energia condensata in parole, azioni, immagini e musica che esprime EVENTI UMANI, visioni del mondo.
Il teatro stesso diventa evento umano che modifica, muove menti, corpi, intenzioni, risveglia le coscienze di chi guarda e di chi compie….
in un rito che promuove l’incontro fra umani nel qui ed ora.
Da questa urgenza nasce “Eventi Umani”.

Una rassegna di teatro contemporaneo ed eventi artistici collaterali. Parole, azioni, immagini, canto, poesia e musica che esprimono EVENTI UMANI. A cura dell’associazione culturale “I Cirkolivirtuosi”.