martedì 13 marzo 2012

FATTORE P



SPETTACOLO ispirato a Macbeth
di William Shakespeare
di e con KOKOR
(Elena Colucci e ManUel BOzzo)


Viviamo un tempo ricco di stimoli mediatici e visivi, e intrappolati in questa rete ci ritroviamo ad essere entità alterate, ubriache, lontane dal nostro “vero se”, irretite da voci e immagini che condizionano i nostri pensieri a tal punto da farci compiere atti che mai ci saremmo immaginati di poter compiere. Uccidere un re e tutti i suoi cari per acquisirne il trono? Oppure assassinare senza alcuna pietà un tiranno, dando spettacolo a tutti della sua uccisione, superando di gran lunga la sua ferocia?

In tutto ciò regna la spettacolarizzazione di qualsiasi cosa accada, anche la più atroce, perché quello che è importante è colpire l’attenzione dell’opinione pubblica, rubarne le intenzioni, i sentimenti e i valori, fino a renderla schiava. Pasolini diceva che “il video è una terribile gabbia che tiene prigioniera l’opinione pubblica”. Sogno, spettacolo o realtà? Questi livelli si muovono, danzano, si sovrappongono e interagiscono l’uno con l’altro, fino a condensarsi in un unico scenario. In esso, si possono scorgere in lontananza due sagome… sono anime di cui non si conosce bene il passato ma ne si conosce sicuramente il volto e il nome: una fiera donna dal nome di Lady Macbeth e il suo valoroso consorte Sir Macbeth.
Stanno guardando la tv e stanno intessendo la trama di un sogno, i cui fili parlano di un intimo bisogno di affermazione. Forse si tratta del desiderio, umano e disumano, di ritrovare quello stato di grazia che si assapora nell’imporsi agli altri e al mondo, ad ogni costo e con qualunque mezzo. È possibile resistere a tutto questo? Resistere alla tentazione di divenire mostri, dimenticandoci di essere “umani”? Svegliarci da questo sogno di presunta “grazia”? Rifiutare di essere burattini in nome del Potere? Ritornare ad essere carne e sangue? Puri?
È possibile essere VERI protagonisti di questo nostro spettacolo che è la vita? Anche se queste possibilità ci possono apparire quasi come un miraggio… ciascuno di noi può sognare di costruirsi una “cattedrale nel deserto” (come diceva Nin Scolari).


UN PERCORSO ATTRAVERSO I SENTIERI DEL POTERE
Il progetto Fattore P intende portare alla luce tematiche attuali e sociali attraverso il linguaggio artistico. In particolare, viene affrontata la tematica dell’individuo immerso in una società che spesso lo imprigiona, opprimendo la sua intima e vera essenza attraverso i sottili e potenti meccanismi del controllo e del potere. Nella società odierna, i valori umani rischiano di dissolversi nell’oscurità di una brama di potere sempre più forte. Il gruppo KoKOR intende sviluppare attraverso la rappresentazione teatrale “Fattore P” alcuni temi presenti nel Macbeth di William Shakespeare, recuperandone e rielaborandone artisticamente alcuni elementi. In particolare, attraverso l’analisi del Macbeth, è stato possibile ripercorrere il sentiero dell’ambizione sfrenata, per portarne alla luce la genesi, la crescita e la sua fine. Così, attraverso la rivisitazione dell’opera di Shakespeare (profondo conoscitore dell’animo umano) vengono messi in luce i meccanismi che portano l’uomo a tessere la tela
del potere e ad esserne a sua volta intrappolato.

DUE OSPITI AL BANCHETTO DEL POTERE FRA REALTà,SOGNO E RAPPRESENTAZIONE 
Il tessuto drammaturgico di Fattore P si sviluppa attraverso tre livelli che si intrecciano e danzano nel corso di tutta la durata dello spettacolo: il livello onirico, il livello reale e il livello della rappresentazione scenica. Il livello reale esprime ciò che avviene nell’intimo di due attori che si apprestano a mettere in scena il Macbeth di William Shakespeare. Infatti, in alcuni momenti dello spettacolo, gli attori rivelano a loro stessi e agli altri che, fra le più nobili  motivazioni che li spingono a fare teatro, si insinua nel loro profondo anche l’ambizione ad avere successo e il desiderio di esercitare il loro potere sugli altri. Il livello onirico descrive ciò che avviene a livello inconscio negli attori, le loro fantasie, le paure, i loro desideri più reconditi. Il livello della rappresentazione teatrale si esprime attraverso la rielaborazione del Macbeth di Shakespeare, ripercorrendone i momenti più salienti (come per esempio: l’istigazione al potere da parte di Lady Macbeth su Macbeth, l’esplosione della follia di Macbeth e Lady Macbeth, la presa di coscienza da parte dei due protagonisti rispetto alla gravità dei loro pensieri e delle loro azioni).


I VOLTI DI FATTORE P
L’INSTALLAZIONE, L’AZIONE SCENICA, IL CANTO, LA MUSICA, LA PAROLA, IL VIDEO

Fattore P viene realizzato attraverso l’utilizzo di linguaggi artistici e stili differenti. L’installazione e gli oggetti di scena rievocano lo scenario interno dei personaggi, per esempio: un tavolo imbandito rievoca l’avidità e l’ingordigia insite nella brama di potere, una corda utilizzata per trainare rivela la capacità di saper dirigere e controllare le azioni dell’altro per i propri fini, uno schermo che riveste anche il ruolo di una tv riflette la capacità dei media di persuadere e controllare le menti dei telespettatori. L’azione scenica esprime le dinamiche conflittuali fra la sfrenata brama di potere che porta alla follia e il bisogno di restare umani, agendo in nome della ragione e della morale. Il canto, oltre che incantare, affascinare e trascinare l’animo nel vortice della follia, richiama i due protagonisti nella rete di una tragedia antica, ma sempre attuale. La musica ricalca i suoni e i rumori della società contemporanea e il suo ritmo, a volte ripetitivo, rispecchia i pensieri ossessivi caratteristici di una mente continuamente sollecitata, che raramente trova pace.
La parola, a volte sconnessa e delirante, restituisce il senso di caos presente nell’animo dei due personaggi, dove imperversa la battaglia fra il bene e il male. Inoltre, nei momenti caratteristici del livello onirico dello spettacolo, vengono utilizzati alcuni testi tratti dal Macbeth di Shakespeare: questi diventano la testimonianza dell’identificazione inconscia dei due attori con i personaggi dell'opera shakespeariana.

Anche il video rivela il livello onirico dello spettacolo, esprimendo ciò che accade nell’inconscio nei due protagonisti, ma si caratterizza anche come presenza che manipola e controlla i telespettatori. Infatti, esso diventa fonte e veicolo di tutti quegli stimoli che fanno parte della nostra società contemporanea, una società che impone modelli da seguire e illude attraverso la proposta di falsi ideali.


LA CATTEDRALE NEL DESERTO

Forse la brama di potere nasce dall’incapacità di accettare quello che si è o dalla necessità di rincorrere quello che non si possiede. La mente viene trascinata da un pensiero alimentato dal fuoco dell'ambizione, arrivando a comandare sul corpo e sui sentimenti, sia nel bene che nel male. Quelli che possono essere definiti “cattivi pensieri”, se alimentati, possono assumere una forza tale da scuotere ogni fibra del corpo e dell'anima. Ed ecco allora come un pensiero ossessivo diventa capace di oscurare completamente la ragione e di portarci lontano da quella che può essere definita la nostra “umanità”...nel deserto dell’anima. Forse è proprio in mezzo a questo deserto che ciascuno di noi può sognare di costruirsi la propria cattedrale...


FATTORE P
Regia, scenografia: Elena Colucci, ManUel Bozzo
Costumi: Odile Giacopello e Mariella Brunella.
Testi: testi di Elena Colucci, ManUel Bozzo, William Shakespeare.
Musiche: Tingis
Video: ManUel Bozzo, Roberto Benettini
Canti: "L'amour est un oiseau rebelle" da Carmen di Bizet, "Vieni o notte profonda" di KOKOR e Shakespeare, "Mon coeur s'ouvre a ta voix" da Sansone e Dalila di Camille Saint-Saens. 
Fotografia: Gianluca Ghinolfi e Andrea Moret.

UN ASSAGGIO DI FATTORE P...
ECCONE ALCUNI FRAMMENTI IN VIDEO:
https://www.youtube.com/watch?v=oJj2xaQIaog

LE RAPPRESENTAZIONI DI FATTORE P

1. Venerdì 13 aprile 2012 ore 21,30
Presso rassegna "Nin - nuove interpretazioni - prima rassegna di teatro contemporaneo - dicembre 2011/giugno 2012"
- Fortezza Firmafede (sala delle Capriate), centro storico di Sarzana - biglietti: intero 7€, ridotto 5€ info@nuoveinterpretazioni.it

-http://www.nuoveinterpretazioni.it/nin/index.php?option=com_content&view=article&id=14:kokor&catid=7:news&Itemid=102


2. Sabato 21 aprile 2012 ore 21
Presso rassegna "Irreparabili 2012"
Teatrocontinuo s.c. arl
via Messico snc
c/o Teatro Sanclemente ex Chiesa delle Granze
35127 - Padova
tel/fax 049.650294
info@teatrocontinuo.it


http://www.teatrocontinuo.it/?p=1169


3. Sabato 13 ottobre 2012 ore 21,30
Presso rassegna "Dialma c'é 2012"
Centro Giovanile Dialma Ruggiero
via Monteverdi 117

19126 La Spezia
tel.  0187-713264

http://dialmaruggiero.spezianet.it/index.php?option=com_content&view=article&id=56:dialma-ce-2012-tutti-gli-eventi&catid=3:newsflash

4. Domenica 11 novembre 2012 ore 17
Presso Sala Diana -Teatro Garage
Via Paggi 43/BGenova
tel.  010.51.07.31, 010.51.14.47, 010. 899.49.76

http://www.teatrogarage.it/Schede/107_fattore_p.aspx

http://genova.mentelocale.it/48112-teatro-garage-stagione-2012-2013/

5. Sabato 12 gennaio 2013 ore 21
Presso Teatro Astoria
Via Gerini 40 Lerici (SP)

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